Mi e' capitato ieri leggendo il Corriere della Sera di apprendere per voce del mago dell'economia italiana (tremonti) che lo scudo fiscale e' un mezzo irrinunciabile per risollevare l'economia italiana perche' la valanga di soldi che rientrera' dall'estero fara' da "kickstart" al veicolo Italia. Gia' questo e' piuttosto discutibile visto che se non ricordo male siamo gia' al terzo condono fiscale in pochi anni e i primi due non hanno sortito effetto alcuno.
Ma la frase che mi ha colpito (e' la solita degli ascari berlusconiani) e' stata: si usa oramai dappertutto.
Cosa?
Leggo molti quotidiani online, inglesi, americani, spagnoli, fracesi ecc. e praticamente tutto il mondo ha commentato la decisione italiano con lo stesso titolo: riciclaggio di stato.
Forse il buon sondriese con "dappertutto" intendeva: vanuatu, british virgin islands, sark, jersey, ecc.
O forse il buon "maa daaai, siamo seeeri" intendeva che in tutto il mondo si accetta che chi ha portato per una ragione o per l'altra i propri capitali all'estero senza dichiararlo li riporti a casa.
Certamente, ci mancherebbe altro, rinunciando pero' a praticamente tutto il malloppo, non gratuitamente (la multa e' ridicola) come da noi.
Del resto basta fare un esempio conosciuto a tutti. Se Valentino Rossi fosse riuscito a tenere nascosto il suo tesoro inglese per altri 2 anni (in pratica fino alle elezioni vinte dal solito noto) avrebbe potuto tranquillamente riportare i suoi denari sulla costa adriatica ed invece di una multa di 120 milioni di euro se la sarebbe cavata pagandone un paio.
Il messaggio che ci viene dal nostro governo (in questo caso ma non solo) e' purtroppo il solito. Fate i furbi, conviene.