Bravo Kaabor,
non solo, il discorso di Obama e' stato talmente intenso ed emozionante che si leggera' ancora tra 50 anni e provochera' la stessa commozione. Ha forse lanciato un nuovo modo di fare politica parlando di qualita' della vita, modo di vita, uguaglianza sociale a prescindere da sesso, religione, abilita' fisiche, razza. Certo, trovera' ostacoli ostici sul suo cammino ma la partenza e' buona. Il messaggio che giunge dagli USA e' forte e chiaro, chi 50 anni fa non poteva votare e' Presidente. Nella storia ci sono momenti che ne cambiano il decorso, questo e' uno. Quando 50 anni fa Rosa Parks rifiuto' di alzarsi per cedere il posto ad un bianco, a suo modo, cambio' la storia. Il cambiamento non fu subitaneo, il giorno dopo l'apartheid c'era ancora, e pure un anno dopo ma, lentamente, le cose cambiarono e cambiarono quando lei rifiuto' di alzarsi. Il mondo ha cominciato a cambiare la settimana scorsa. Tra l'altro, su un giornale inglese c'era la foto di Obama alle elementari, la sua classe (20/25) bambini era composta da afroamericani, cinesi, biondissimi americani, un nativo americano, messicani. Tanti colori, tante facce diverse, tante religioni una cosa sola in comune, il sorriso. Uno di loro diventera' Presidente USA. Quella foto dovrebbero metterla sulla porta delle scuole italiane che metteranno i figli degli immigranti in classi separate. Forse la Bruni non ha tutti i torti.